In piena emergenza Covid 19 le scuole stanno reagendo come meglio possono, sicuramente con estrema creatività, impegno e dedizione, ma anche con tanti dubbi e perplessità. Si tratta effettivamente di imparare facendo e sperimentando, con tutti i limiti annessi e connessi, ma anche con le grandi soddisfazioni che ne scaturiscono, quando improvvisamente si superano ostacoli “tecnologico-didattici” considerati in precedenza inutili o al di fuori delle proprie forze e capacità.
Ora giornalmente si affrontano problemi digitali di qualsiasi natura:
tecnici, organizzativi, comunicativi, di sicurezza, oltre a quelli più strettamente pedagogici, in particolare per comprendere se ciò che si svolge didatticamente online funziona o non funziona.
Ma già il semplice fatto di essere lì, ogni mattina con la webcam e il microfono accesso, continuando a tessere le relazioni educative con i discenti, è importante. Dialoghi, parole amiche e incoraggiamenti rappresentano per i ragazzi, per le famiglie che indirettamente ascoltano e per noi docenti che le esprimiamo, momenti di rassicurante tranquillità in un mare di incertezze e di paure.
Valutare fuori dall’aula
I genitori sono, in tali frangenti, involontari testimoni e per certi versi indiretti protagonisti di una scuola che “senza più aule” entra nella propria abitazione. È fondamentale per i docenti avere le idee molto chiare in merito al registro comunicativo da usare nelle videoconferenze, in quanto si entra nell’intimità di un famiglia in un periodo così tragico, con tutte le problematiche che possono essere presenti e che non si conoscono.
Perciò nei casi di mancanze, ritardi, partecipazione alterna da parte dei discenti bisogna essere profondamente empatici, disponibili ed esercitare un ascolto attivo. Possono trattarsi di semplici problemi tecnici, o anche momenti di stanchezza, oppure purtroppo di problematiche più gravi.
È difficile comprendere in che situazione lo studente e la famiglia viva, anche perché può dominare un sentimento di riservatezza nell’evidenziare certe situazioni e momenti di difficoltà. È necessario partire dal presupposto che l’azione didattica in situazioni emergenziali, soprattutto, ha come obiettivo quello di continuare ad alimentare le relazioni educative in cui è importante continuare ad apprendere, ma ancora più importante è rappresentare momenti di tranquillità e di serenità per i ragazzi e le famiglie.
Valutazione dei processi
Dal punto di vista operativo, gli insegnanti adottano orientamenti didattici diversi. C’è chi attiva una “traduzione digitale” del proprio lavoro, riproponendo ciò che faceva in presenza mediato ora dalla tecnologia.
Giornalmente si discutono argomenti, si inseriscono informalmente presenze, si interroga online e si impostano digitalmente verifiche aperte, strutturate e semistrutturate.
C’è chi invece non perde l’occasione di reinventare il proprio modo di insegnare e la stessa interazione educativa. Si sperimentano nuovi modi di fare lezione, con l’obiettivo di rendere i discenti più attivi, collaborativi, inclusivi e responsabili.
Per alcuni docenti diventa ovvio quindi inserire criteri e metodi di valutazione alternativi in cui vengono prese in considerazione non solo i prodotti, ma soprattutto i processi e in particolare le produzioni creative in cui i discenti mettono in pratica e concretizzano le conoscenze acquisite.
Valutare l’ impegno e la partecipazione
Negli ambienti di apprendimento on line ci si rende conto, ad esempio, della partecipazione indipendentemente dalla presenza sincrona del docente. I tracciamenti automatici, presenti in molte piattaforme, registrano giorno per giorno le azioni, che gli studenti compiono all’interno, siano esse attive (produrre, interagire, impostare nei forum, collaborare), siano esse recettive (scaricare materiali, visionare video, leggere interventi nei forum).
Il tracciamento racconta una storia individuale e allo stesso tempo collettiva, che può essere sempre riletta anche in un secondo tempo e valutata. In questo modo ciò che nella tradizionale normalità è offuscato – come avveniva nello studio individuale fatto a casa diventa manifesto nella operativa concretezza digitale.
Valutazione sincrona di supporto: feedback e feedforward
Ancora più interessante è la possibilità di compiere osservazioni di supporto nei confronti degli studenti in tempo reale, durante lo svolgimento di un lavoro o l’elaborazione di una consegna. Tale modalità presente in alcuni ambienti di apprendimento online è particolarmente utile per aiutare gli studenti in difficoltà. Sicuramente risulta indispensabile per sostenere coloro che hanno bisogni educativi speciali.
In tali frangenti il docente e/o l’insegnate di sostegno possono osservare step by step in presa diretta dal proprio computer come opera lo studente, quali siano i suoi dubbi, gli ostacoli, le difficoltà che incontra e gli errori che compie. In tempo reale è quindi possibile servendosi parallelamente della video conferenza offrire commenti vocali di supporto nella forma di feedback e di feedforward.
Si riesce così ad aiutare gli allievi in difficoltà proprio nel momento in cui serve. Alle volte si tratta solo di piccoli interventi, ma indispensabili, in quanto fanno superare senza problemi l’impasse e i momenti di criticità che altrimenti impedirebbero un sereno e completo svolgimento del lavoro assegnato.
Un modo alternativo di valutare
Gli strumenti che è possibile mettere in campo in remoto possono assumere svariate forme didattiche anche di tipo ludico. Risulta relativamente semplice sviluppare processi di gamification in cui gli elementi, le meccaniche e le dinamiche del gioco vengono applicate a particolari attività didattiche svolte online.
Si tratta di politiche di premiazione e di incoraggiamento basate su punteggi incrementali (non esistono sottrazione di punteggio, ma un continuo accumulo come avviene nei videogiochi) e di riconoscimenti digitali tramite badge che segnalano un completamento positivo di una consegna o di una attività didattica svolta.
In sintesi tali sistemi rappresentano degli elementi integrativi/alternativi alle forme di valutazione tradizionali, che possono alla fine essere sempre tradotte in una valutazione sommativa. Inoltre è importante considerare la loro ricaduta motivazionale che è indubbiamente forte per i ragazzi che si ritrovano facilmente in tali meccaniche senza remore alcune.
Prof.ssa Maria Gentile