Sulle tracce della legalità

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sulle tracce della legalità
Assistente capo della Polizia Postale, Francesco Giobbe e l'Avvocato penalista e vittimologo Felice Forgione

Sulle tracce della legalità è un percorso formativo che rientra in una progettualità di istituto partita nell’anno scolastico 2017\18

Il progetto è frutto della partnership tra Uniscientia e l’Istituto comprensivo I.C.S. di Giacomo – E. De Nicola e porta il titolo #silegalitànobullismo.

Per l’occasione è stato creato anche un blog www.silegalitanobullismo.it dove poter attingere informazioni riguardo gli incontri futuri e che funge da piattaforma sulla quale i ragazzi possono condividere e scambiare opinioni e commenti sugli argomenti trattati.

Il percorso si prefigge di diffondere la cultura della legalità nella scuola attraverso attività formative rivolte al contrasto del bullismo e cyberbullismo


Sviluppare le competenze per un’educazione alla cittadinanza attiva e solidale e alla cultura della legalità (intesa soprattutto come consapevolezza su più piani della propria identità e dei propri diritti/doveri), attraverso un percorso di crescita personale nell’uso della comunicazione in rete con i social network. In particolare, prendendo in considerazione il fenomeno del cyberbullismo, verranno esplorate, in maniera conoscitivo- esperienziale-laboratoriale, le nuove forme della comunicazione e della socialità in rete.

Partendo dai segni lasciati dagli esempi di legalità come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Aldo Moro o tutte quelle persone cadute per mano della mafia, si arriva alle leggi, ai programmi e alle iniziative di contrasto al bullismo e cyberbullismo (es. Legge 29 maggio 2017 n°71).

Fornisce metodologie, strumenti e materiali strumenti affinché i ragazzi imparino a riconoscere i propri diritti e i propri doveri per sapere scegliere, responsabilmente, senza delegare ad altri il proprio futuro e comprendano perché non è sostenibile scambiare i propri diritti con i favori.

Si studia a partire da storie di buon esempio, da laboratori in classe, da una banca documenti, dalle buone prassi attuate da altri docenti e messe in condivisione.

Legalità, come rispetto di un sistema di regole formali, l’osservanza della legge ma soprattutto come adesione convinta a un insieme di valori che vanno oltre la forma, per investire il senso più profondo di una convivenza civile. 

Viene in mente proprio questa parola, legalità, ripensando a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino e, con loro, a tutte le persone cadute per mano della violenza mafiosa, nella lunga e drammatica stagione recente della storia d’Italia. E l’omaggio della memoria che va loro tributato e rinnovato va costruito non solo ricordandone l’impegno e le attività, ma soprattutto approfondendo, nel discorso pubblico, i temi cui hanno ispirato il loro lavoro di “uomini della legge”.

Questione d’attualità, naturalmente, proprio in tempi in cui la corruzione estesa e i legami tra criminalità economica e organizzazioni di mafiandrangheta e camorra, si rivelano purtroppo di grandissimo rilievo, incidendo negativamente sulla politica e sull’economia, sulle istituzioni e sulla stessa vita civile.

Il principio di legalità è di massima importanza, ed è fissato dal primo articolo del codice penale, secondo il quale nessun individuo può essere punito per un reato non espresso dalla legge e non si possono stabilire pene che non compaiano nella legge.

Questo principio è citato anche nella Costituzione, in cui si dice che una persona può essere punita solo in forza di una legge entrata in vigore prima che sia stato commesso il fatto. Il principio di legalità è una grande conquista della società democratica.

Infatti assicura la certezza del diritto, perché in questo modo il cittadino conosce in anticipo se i suoi comportamenti sono punibili legalmente e costituiscono reato. C’è però una piccola nota negativa: per esempio, un atto riprovevole agli occhi di tutti, ma che non ha una legge che lo vieti, non può essere punito penalmente, neanche se dopo dovesse essere approvata una legge che lo condanni.

La voce della legalità - programma

Maria Salette Porzio

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