SOPPRESSIONE INVALSI E RIDUZIONE POTERI DIRIGENTI SCOLASTICI

È pronto il disegno di legge che prevede la soppressione di INVALSI, nonchè la diminuzione dei poteri delegati ai dirigenti scolastici.

Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione), Indire (Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa) e Anvur (Agenzia Nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), potrebbero davvero avere vita breve.

SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA: […] “Semplificare l’azione amministrativa vuol dire tagliare passaggi procedurali, controlli, adempimenti inutili: cioè vuol dire eliminare tutto quello che è superfluo o addirittura dannoso per un buon funzionamento dell’amministrazione. Il problema è che spesso non si può tagliare, perché certi passaggi o adempimenti non si possono eliminare senza provocare danni maggiori dei vantaggi dell’eventuale semplificazione; in questi casi semplificare significa allora saper trovare modi diversi, più semplici, rapidi ed economici per ottenere lo stesso risultato garantito da quel particolare passaggio procedurale, controllo, adempimento. […]

La semplificazione amministrativa è dunque non un fine, ma un mezzo per migliorare il rapporto con l’amministrazione dei cittadini, dei soggetti economici, delle formazioni sociali nonché, ovviamente, di tutti coloro che operano all’interno del sistema amministrativo stesso. In questo senso si spiega perché la semplificazione amministrativa venga anche considerata come sinonimo di riforma amministrativa, cioè di un cambiamento complessivo dell’amministrazione finalizzato a rendere la sua azione più efficiente, rapida ed economica.”

Alcuni addetti ai lavori, si limitano a parlare di una unificazione dei tre istituti, in modo da ridurre i costi di gestione, altri invece, lasciano intravedere la possibilità che si inizi a chiudere proprio l’istituto Invalsi.
Se così fosse, verrebbe ulteriormente confermata la strategia del Governo in campo scolastico, intervenire con misure che consentono risparmio e che, soprattutto, riscuotono clamore incondizionato nel mondo della scuola.

Meno chiaro è un altro punto richiamato nel ddl; si parla di […]revisione della disciplina degli organi collegiali della scuola in modo da definirne competenze e responsabilità e ridefinendo ruolo, competenze e responsabilità dei dirigenti scolastici[…], ma non si comprende se la ridefinizione del ruolo del dirigente scolastico, andrà nella direzione di un aumento o di un ridimensionamento dei poteri dei dirigenti stessi.
Se il Governo confermerà il comportamento fin qui mantenuto, i nuovi organi collegiali aumenteranno le loro prerogative (una ipotesi potrebbe essere che i dirigenti scolastici non potranno più designare autonomamente i propri collaboratori ma dovranno nominarli, appunto, con la delibera del collegio dei docenti).

Leggendo con attenzione il testo del provvedimento, si deve constatare che la delega relativa alla scuola è molto più ampia e poco circoscritta, tanto da far sorgere il sospetto che, le norme che regolano l’emanazione delle leggi delega, vengano sorpassate o quanto meno sono poco rispettate.

Si attendono altri chiarimenti in merito, da parte del Governo e del Ministero.

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