Avrà luogo ad Agerola presso il centro polifunzionale “Monsignor Andrea Gallo”, Giovedì 6 e Lunedì 17 Febbraio, l’iniziativa “Monta il verso, smonta il bullo!”.
Il celebre rapper Lucariello si unirà agli studenti dell’istituto comprensivo “S. Di Giacomo – E. De Nicola” in una due giorni di lotta al bullismo e al cyberbullismo.
Nato grazie alla collaborazione col comune di Agerola ed Uniscientia, l’evento motiverà i ragazzi ad esprimersi riguardo un tema come il bullismo, spesso difficoltoso da affrontare. E quale mezzo migliore se non l’utilizzo di musica e rime?
La scelta di affidarsi al Rap, meglio ancora alla Musica, è quella più saggia se si vuole sensibilizzare i ragazzi e se si vuole scatenare, in loro, una reazione, che sia positiva e che permetta di confrontarsi, alla ricerca di soluzioni su tematiche come quella del bullismo.
A conferma di ciò arrivano le parole di Maria Gentile, referente bullismo e cyberbullismo dell’istituto scolastico, che sottolinea proprio come “Sensibilizzare i più giovani sulla gravità di comportamenti violenti è l’arma più efficace per sconfiggere queste piaghe sociali”.
L’iniziativa ha il merito di coinvolgere in maniera diretta gli studenti, infatti sarà messo in atto un laboratorio di scrittura creativa, dove gli studenti saranno spinti a tirare fuori idee da mettere su carta, nel primo appuntamento, e che sfoceranno poi in un brano elaborato da Lucariello nel secondo evento.
Il brano, infatti, sarà musicato e poi interpretato dal rapper il 17 Febbraio, nel secondo appuntamento, giornata in cui sarà affrontato anche il tema del cyberbullismo, con l’intervento di esponenti della polizia postale.
Queste le parole del dirigente scolastico, Michele Manzi: “Oltre a trasmettere nozioni, la scuola ha il dovere di formare i giovani anche dal punto di vista civico. Prevenire è meglio che curare ed è per questo che abbiamo voluto organizzare un’iniziativa del genere”.
Filo conduttore tra studenti e musica altri non poteva che essere un artista da sempre impegnato nel sociale, Luca Caiazzo, in arte Lucariello, che sin dai suoi esordi mette in versi le problematiche della nostra società.
Come dimenticare, ad esempio, la meravigliosa interpretazione di “Cappotto di Legno”, brano in cui – con la collaborazione del maestro Ezio Bosso e la regia del video affidata al premio oscar Gabriele Salvatores – metteva in scena l’omicidio di Roberto Saviano, come a ricordare che non bisogna mai smettere di stare vicino a chi decide di denunciare, di opporsi e di portare alla luce storie di violenza e soprusi.
In merito è intervenuta anche Regina Milo, assessore alla Pubblica Istruzione, che ha ribadito come “non c’è nessun linguaggio più potente della musica, per questo credo che l’idea di affidare a Lucariello un laboratorio di scrittura creativa sia stata eccellente. Bisogna parlare lo stesso loro linguaggio, se si vogliono ottenere risultati concreti in questa battaglia”.
E’ evidente che un musicista sulla cresta dell’onda come Lucariello, uscito nel 2017 con “Il Vangelo secondo Lucariello”, album colonna sonora della serie Gomorra che lo ha visto collaborare con Raiz, Clementino, Ntò, , Fabri Fibra, non solo abbia i mezzi per parlare di determinati argomenti, ma possa sicuramente catalizzare l’attenzione dei ragazzi, cosa di prioritaria importanza e da non dare mai per scontata.
Maria Gentile