Titolo: Siddharta
Titolo Originale: Siddharta
Autore: Hermann Hesse
1° Edizione: 1922
Paese d’Origine: Germania
Lingua Originale: Tedesco
Genere: Romanzo di Formazione, Storico, Poema Indiano
Ambientazione: India, VI secolo a.C.
Siddhartha è forse il più famoso romanzo di Hermann Hesse (1877-1962), lo scrittore tedesco Premio Nobel per la Letteratura. Pubblicato per la prima volta nel 1922 (in Italia nel ‘45), la storia è vagamente ispirata alla figura di un personaggio storico realmente esistito: Siddharta Gautama, cioè Buddha (VI-V secolo d. C.). E’ un libro adatto a chi si pone tante domande, a chi cerca risposte, a chi è alla ricerca di se stesso. Fondamentale per chi cerca il proprio stimolo a vivere pienamente, per chi vuole trovare la propria essenza e i propri valori. Una grande lezione di vita. Per capire bene il testo bisogna conoscere due concetti fondamentali:
- la gerarchia della società induista, cui si appartiene per nascita:
- Brahmini
- Guerrieri
- Commercianti
- Contadini
- Paria – fuori casta
- la fede induista nella trasmigrazione delle anime: tutti possiedono uno spirito che fa parte di uno spirito più grande, quello del mondo, Il Brahma. Tutte le anime sono in comunione tra loro. Gli uomini oltre allo spirito possiedono l’Atman ovvero un’Anima individuale.
L’anima quindi è rinchiusa in un involucro, ovvero il corpo. L’anima non muore insieme al corpo, e si reincarna in un nuovo essere, più o meno importante secondo le credenze induiste, in base alle azioni che avevi commesso nella tua vita precedente; per esempio se una persona in vita era stata un assassino si reincarnerà in un animale o in un oggetto, al contrario, se è stato una persona retta si potrà reincarnare di nuovo in una persona. Siddharta, all’inizio del romanzo, è un bambino assorto in mille riflessioni decisamente più grandi di lui sul senso della propria esistenza, in tenera età già votato all’ascetismo e alla meditazione con il fedele amico Govinda. I due ragazzi intraprenderanno insieme un cammino che dovrebbe portarli, tra rinunce e sacrifici, alla felicità, intendendo con ciò la liberazione dell’anima dal corpo e dalle cose terrene. Il protagonista scoprirà presto che il segreto della felicità, quella vera e duratura che tanto desidera, non è in alcuna dottrina, in alcun maestro, in alcuna rinuncia. Essa giace dove soltanto l’uomo che non fa alcuno sforzo per cercarla può trovarla. In disaccordo con l’amico, il giovane Siddharta intraprende un percorso che lo troverà mutato, cresciuto e maturato come non era accaduto in anni e anni di meditazione. Durante la sua lunga vita Siddharta farà la conoscenza della bella cortigiana Kamala, del mercante Kamaswami e del barcaiolo Vasudeva, personaggi che lasceranno, ognuno a suo modo, un segno indelebile nella formazione del ragazzo. E alla fine di questo percorso, Siddharta si scoprirà felice.
Scheda Hermann Hesse
E’ stato per tutta la vita un uomo alla ricerca. Lo testimonia non solo la sua grande opera letteraria, per la quale ha ricevuto nel 1946 il Premio Nobel, ma anche il suo percorso di vita. Nato il 2 luglio 1877 a Calw, passò lì in famiglia gli anni della gioventù, decisivi per la sua vita, ai quali Hesse ritorna spesso nei suoi libri. Altri luoghi del suo percorso di vita furono Maulbronn, Tubinga e Basilea. Nel 1904 si trasferì in un vecchio rustico a Gaienhofen al Lago di Costanza per dedicarsi alla sua opera letteraria. Nel 1911 fece un viaggio in India e poco dopo si trasferì in Svizzera, prima a Berna e nel 1919 al Montagnola (Ticino) dove cominciò il periodo artistico più fecondo e dove morì nel 1962. Il superamento di crisi personali è uno dei punti centrali nell’opera di Hesse, nella quale vengono però anche trattate la religione e la politica.