Italia: opportunità e innovazione digitale nel post-pandemia

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Il momento propizio del Belpaese apre a scenari mai visti prima, in particolare per la PMI.

Italia, inizio 2020. La pandemia di covid-19 apre uno squarcio nelle vite, prima di tutto, ma anche nel PIL del nostro paese, il primo in Europa ad essere trafitto dall’incedere del virus. Conseguenza di chiusure forzate e lockdown è un crollo del PIL del 13% nel secondo trimestre, che si assesterà su un -9% a fine anno.

Next Generation EU: un nuovo inizio

Si sa, una volta raggiunto il fondo si può solo risalire. Ed è qui che, forse per la prima volta, l’Unione Europea trova il coraggio di prendere decisioni importanti: cambiano i vincoli dei singoli stati, viene sospeso il patto di stabilità e viene varato il progetto Next Generation EU.

Non solo, quindi, politiche di sostegno da governi e banche, ma un nuovo approccio comunitario alla politica economica.

Il ruolo dell’Italia nella partita Next Generation EU è cruciale, arrivando ad ottenere sostegni che – tra prestiti e contributi a fondo perduto – vanno oltre i 200 miliardi di euro.

Non sono solo i sostegni ricevuti, però, a permettere all’Italia il cambio di marcia, con il PIL in aumento al 6,5% nel 2021 e previsto al 3,9% nel 2022, ma anche politiche fiscali e monetarie da parte della BCE e l’insediamento del governo Draghi, sinonimo di affidabilità e garanzia nei salotti UE.

Le recenti parole di Mario Draghi non fanno che confermare ciò:

 

“Voglio esprimere la mia soddisfazione per i dati sulla crescita che sono usciti oggi: 6,5% nel 2021.

Sono il prodotto della ripresa globale, ma anche delle misure messe in campo dal governo, a partire dalla campagna di vaccinazione e dalle politiche di sostegno all’economia.”

 

Come si traduce tutto ciò?

Per l’Italia tutto ciò significa l’inizio di un processo di innovazione che prima era visto quasi come un peso, magari preso in considerazione, ma mai perseguito con forza e decisione.

Ed invece oggi, si potrebbe dire per necessità, tale processo di ammodernamento del sistema produttivo del paese si attiva con un’importante accelerazione che coinvolge digitalizzazione, logistica, infrastrutture, ricerca.

Questo non significherà solo l’ottenimento di benefici nel breve, ma tali riforme strutturali permetteranno all’intero sistema economico di intraprendere una corsa che potrà mantenersi costante negli anni a venire, soprattutto per un’economia italiana improntata sulla generazione del risparmio e su un dinamico sistema di Piccole e Medie Imprese.

Scenari Futuri: digitalizzazione e PMI

Chi avrà il coraggio di investire in digitalizzazione e guardare alle piccole e medie imprese potrà fare quel salto di qualità che il periodo storico non solo richiede, ma addirittura impone.

Ed è qui che nascono aziende che puntano in quella direzione, come Uniscientia Academy e PMI Skill: progetti ambiziosi ed innovativi.

Uniscientia Academy guarda alla digitalizzazione con l’obiettivo di preparare ragazzi attraverso percorsi di alta formazione, dove docenti di conclamato spessore usciranno dai soliti schemi e proporranno idee ed argomenti innovativi, come la digitalizzazione dei processi aziendali attraverso strumenti come Salesforce, che garantisce innovazione tecnologica, facilmente traducibile in produttività, efficienza e redditività.

Innovazione tecnologica che, nel 2022, le Piccole e Medie Imprese non possono più ignorare. E sono proprio le PMI il trait d’union tra Uniscientia Academy e PMI Skill.

PMI Skill guarda alle piccole e medie imprese con l’obiettivo di fornire consulenza e formazione proprio per riuscire a rimanere allineati alla rivoluzione in atto. Il modo migliore per farlo è affidandosi a qualcuno che segua tutte le fasi aziendali, dall’assunzione alla formazione dei dipendenti, in tal modo le PMI che si aprono al digitale avranno dei punti di riferimento, in azienda e fuori da essa, che possano traghettare l’impresa verso la trasformazione digitale.


“La rivoluzione digitale non è il futuro, ma il presente. Dal settore dell’istruzione alla PMI occorre una presa di coscienza di tale cambiamento ed essere pronti ad adeguarsi ad esso.

Questo cambiamento è il focus delle nostre realtà, Uniscientia Academy e PMI Skill, consci di quanto digitalizzazione sia sinonimo di crescita, benessere e progresso.”

 

Le parole di Raffaele Dercenno, CEO Founder Uniscientia, sono un ulteriore sprone a mettersi in gioco e prendere parte ad una rivoluzione che, in realtà, è già cominciata.

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