Ai sensi e per gli effetti del Decreto Legislativo n. 59/2017, attuativi della Legge 107/2015, il mondo della scuola, ed in modo particolare i docenti, ha visto l’introduzione dei così detti 24 CFU.
I 24 CFU sono crediti specifici che è necessario conseguire nei settori antropo-psico-pedagogici e in metodologie didattiche
La norma che regolamenta l’acquisizione dei 24 CFU/CFA è il Decreto Ministeriale 616/17, nel quale sono individuate le relative modalità di conseguimento.
In particolare, il D.M. in oggetto definisce i settori scientifico disciplinari nei quali è necessario acquisire i 24 Crediti universitari e/o accademici, gli obiettivi formativi, le modalità organizzative, nonché gli eventuali costi a carico degli interessati.
Nello specifico, tali crediti involgono le materie della Pedagogia speciale e didattica dell’inclusione (M-PED/03 – 6 CFU), delle Metodologie e Tecnologie Didattiche (M-PED/04 – 6 CFU), dell’Antropologia Culturale e Sociale (M-DEA/01 – 6 CFU) ed infine della Psicologia Scolastica (M-PSI/04 – 6 CFU).
L’importanza dell’acquisizione dei 24 CFU è dovuta alla loro propedeuticità per l’accesso al concorso scuola 2019
Per concorrere ai posti di ruolo per l’insegnamento alle scuole medie e superiori, pur non costituendo essi abilitazione all’insegnamento è necessario, infatti, acquisire i 24 CFU.
Difatti, è possibile accedere al Concorso Scuola 2019 solo se si è in possesso di una laurea magistrale, specialistica o vecchio ordinamento che dia l’accesso a una classe di concorso, ovvero all’insegnamento di una determinata materia, unitamente al possesso dei 24 CFU in materie socio-psico-pedagogiche.
È altresì possibile partecipare se si è in possesso dell’abilitazione specifica per l’insegnamento.
Per quanto riguarda i posti di sostegno è, inoltre, necessaria la specializzazione al sostegno.
Al fine dell’acquisizione dei 24 CFU o di una parte di essi, le Università e gli Enti dell’AFAM hanno istituto appositi corsi.
Possono essere riconosciuti tutti i crediti acquisiti nei normali percorsi accademici, con esami aggiuntivi, attraverso Master di I e II livello e durante i Dottorati di ricerca o le scuole di specializzazione.
Inoltre, è prevista per i laureandi la possibilità di un semestre aggiuntivo nel quale conseguire i suddetti crediti.
Nondimeno, è opportuno sottolineare che, il fatto che il settore disciplinare sia lo stesso, non implica l’automatico riconoscimento dei crediti da parte dell’Università competente.
Infatti, pur essendo i settori disciplinari (SSD) quelli richiesti, le materie e gli argomenti di insegnamento del programma potrebbero essere differenti da quelli richiesti dal Ministero per quanto concerne i 24 CFU. In questo caso l’Università può avvalersi della facoltà di non riconoscere i crediti.
Come si svolgono i corsi?
I corsi per l’acquisizione dei 24 CFU si svolgono in modalità blended (frontale ed on-line), ai sensi del DM 635/16, e nella modalità didattica prescelta in seno agli ordinamenti didattici dei corsi di studio erogati. Possono essere acquisiti in modalità telematica un massimo di 12 crediti, mentre i restanti devono essere acquisiti in modalità frontale. Si sottolinea che il Decreto Ministeriale 616/2017 non stabilisce alcun obbligo di frequenza per le attività in presenza.
Chi sono gli esonerati all’acquisizione dei 24 CFU?
Coloro i quali siano già in possesso di abilitazione sulla specifica classe di concorso per la quale intendono partecipare, colo che abbiano svolto 36 mesi di servizio a scuola, anche non continuativi, nel corso degli ultimi 8 anni scolastici, svolti entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione, sono esonerati dall’acquisizione dei crediti.
Infine, è opportuno sottolineare che il possesso dei 24 CFU non rientra tra i requisiti di accesso al concorso per l’insegnamento nella scuola primaria e dell’infanzia, il quale è aperto a tutti coloro che sono in possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso, ossia laurea in Scienze della formazione primaria, diploma magistrale con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali, o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002, analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto dal Miur.
Giovanna D’Antonio