CONCORSO DSGA
Prove scritte: quali sono, valutazione, punteggio minimo, calendario e divieti
Il concorso per diventare DSGA (Direttore dei servizi generali e amministrativi), si articola in un’eventuale prova preselettiva, due prove scritte e una prova orale.
Vediamo in cosa consistono le due prove scritte, come vengono valutate e il punteggio minimo previsto per il superamento dello stesso.
Due prove scritte: chi può essere ammesso?
I candidati che svolgeranno le prove scritte, sono colore che supereranno l’eventuale prova preselettiva (se non è prevista, svolgono la prova scritta tutti i candidati che hanno presentato domanda di partecipazione).
Prove scritte: quali sono?
Le prove scritte ufficiali, che i candidati dovranno sostenere, sono le seguenti:
- una prova costituita da sei domande a risposta aperta, volta a verificare la preparazione dei candidati sugli argomenti del Programma Prima Prova Scritta Concorso D.S.G.A. del DM 863/2018;
- una prova teorico-pratica, consistente nella risoluzione di un caso concreto attraverso la redazione di un atto su un argomento del Programma Prima Prova Scritta Concorso D.S.G.A. del DM 863/2018.
Prove scritte: la durata
Ciascuna delle prove dei due programmi delle prove scritte in questione da affrontare, ha una durata pari a 180 minuti (3 ore totali), che possono essere aumentate invece, per i candidati disabili, per i quali sono previsti tempi aggiuntivi di svolgimento, secondo quanto previsto dall’articolo 20 della legge numero 104/92.
Prove scritte: la valutazione
La commissione esaminatrice assegnerà a tutte e due le prove scritte, un punteggio massimo di 30 punti.
La prova, invece, che consiste nelle 6 domande a risposta aperta, la commissione esaminatrice, assegnerà un punteggio massimo di 5 punti per ciascuna risposta esatta.
Per la prova di carattere teorico-pratico, la commissione esaminatrice assegnerà un punteggio massimo di 30 punti.
La commissione esaminatrice, procederà prima alla correzione della prova che consiste nelle 6 domande a risposta aperta e, nel caso in cui il candidato non raggiunga il punteggio minimo di 21 punti, non procede proprio alla correzione della prova di carattere teorico-pratico. Il raggiungimento, dunque, del minimo punteggio, è propedeutico per la sola correzione della seconda prova.
La prova scritta, verrà considerata superata dalla commissione, se si consegue un punteggio di almeno 21/30, in ciascuna delle due prove.
Il voto finale delle due prove scritte, che è dunque unico, può essere di 30 punti al massimo, e sarà frutto della media aritmetica dei risultati conseguiti nelle due prove.
La prova sarà corretta sulla base di una griglia elaborata dal comitato tecnico-scientifico che predisporrà le prove. La griglia sarà pubblicata sul sito del Miur prima dell’espletamento della prova medesima.
Prove scritte: il calendario e le sedi
Il calendario delle prove scritte (con l’ora e il giorno), sarà reso noto con un avviso pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sul sito del MIUR e degli USR (Ufficio Scolastico Regionale) competenti, per ciascun territorio regionale.
L’elenco delle sedi, individuate dagli USR, l’esatta ubicazione, l’indicazione della destinazione dei candidati distribuiti in ordine alfabetico e le ulteriori istruzioni operative, saranno comunicate almeno quindici giorni prima della data di svolgimento delle prove, tramite avviso sul sito del Miur e dell’USR competente regionale.
La mancata presentazione del candidato nel giorno, ora e sede stabiliti, comporta l’esclusione dal concorso, indipendentemente dalla causa che ha determinato l’assenza.
La prova non può svolgersi nei giorni festivi, nei giorni di festività ebraiche e nemmeno nei giorni di festività religiose valdesi.
Prove scritte: i divieti
Durante lo svolgimento delle prove scritte, i candidati non possono:
- avvalersi di telefoni cellulari, palmari, calcolatrici, strumenti idonei alla memorizzazione di informazioni ed/o alla trasmissione di dati, supporti cartacei, pubblicazioni e stampe di qualsiasi tipologia e genere;
- comunicare tra loro.
Il mancato rispetto dei succitati divieti comporta l’esclusione dal concorso.
Prove scritte: cosa si può utilizzare?
I candidati possono utilizzare soltanto leggi, atti aventi forza di legge, fonti di rango secondario e contratti collettivi nazionali del lavoro (ivi compresi codici o raccolte normative), a condizione che non siano commentati o annotati con dottrina e giurisprudenza, e che non riportino alcun tipo di appunto manoscritto.
Non sono, ammessi in alcun modo e per alcuna ragione, manuali, circolari o note ministeriali di qualsiasi tipo.
Pubblichiamo di seguto il Bando della Gazzetta Ufficiale e il relativo Decreto Ministeriale Concorso D.S.G.A. 863 del 18.12.2018
Per qualsiasi informazioni sulla preparazione al concorso che offre UniScientiA, consultate il seguente articolo Concorso D.S.G.A.